LACTO-OVO VEGETARIAN

La vera dieta vegetariana
normale, completa,
sana, naturale,
preventiva,
senza carenze,
senza ipocrisie,
senza fanatismo,
secondo la Tradizione
e la Scienza più moderna

10 dicembre 2008

Obesi o in sovrappeso? Sono il 30 per cento. Tutti carnivori

"Ma voi vegetariani dove prendete le proteine, eh?"

In Italia, è noto, ci sono i bambini più grassi d’Europa. Dovrebbe essere motivo di vergogna per mamme e nonni, famosi nel mondo (in Gran Bretagna e Stati Uniti girano perfino barzellette sulla "mamma italiana") perché viziano in modo patologico i piccoli. Ma anche per tutti gli italiani adulti che, invece, sono ancora tra i più magri del continente. Ancora per poco, s’intende, finché quei loro figli e nipoti viziati o abbandonati a se stessi non cresceranno, e allora andranno ad "ingrassare" le fila statistiche degli obesi. Doppia vergogna, dietetica ed educativa, che ci dà veramente lo specchio di una generazione sbagliata. E poi ci vantiamo della finta "dieta mediterranea", che ormai è solo un’etichetta per il business!

Negli Stati Uniti, perciò, hanno tutte le scusanti per stare peggio di noi, anche se il loro amore per la scienza, il prestigio di cui godono i divulgatori scientifici e il senso degli affari ha convinto minoranze colte e cittadine a indossare magliette "I Love broccoli" e a scrivere o leggere perfino libri guida dal titolo "Miami Mediterranean Diet", che è molto più d’un ossimoro. [Non c’è limite al cattivo gusto e alla mancanza di senso del ridicolo degli americani. Forse solo nella nostra provincia più nascosta troverebbero validi competitori. Ecco perché i nostri emigranti di provincia del Sud e del Nord si sono poi trovati "così bene" negli States: avevano, hanno, la medesima psicologia volontaristica (leggi: faccia tosta, indifferenza alle gaffes) e "sempliciona"].

Oggi negli Stati Uniti "va" la moda del crudo, e per di più vegetariano, e come se non bastasse vegan o quasi. Ma la massa, anche negli States non segue le élites, e mangia ancora malissimo. Proprio come nella nostra provincia, dove ancora si usano – che coraggio – gli antipasti di coppa e insaccati (200g a testa), i bolliti misti di 6 o 7 carni diverse, le orripilanti "testine" di capretto o vitello, le macabre "lingue" da obitorio, le ributtanti e apparentemente "non eduli" trippe di bovino, i raccapriccianti e ambigui "coglioni di toro" (Abruzzo), gli schifosi budellini di agnello pieni del loro naturale contenuto sulla pasta (pajata a Roma) o lavati e usati per legare involtini (gnumeredde nel barese). Dopodiché, il formaggio coi vermi (bruss) del Nord e della Sardegna, sembra quasi un peccato veniale, un incidente di vegetariani distratti. Senza contare, poi, agnelli, tacchini, galline e polli in abbondanza proprio nelle Grandi Festività del consumismo religioso (Natale, Pasqua ecc), e imitando nel peggio i francesi, anche i formaggi a fine pasto, usanza che non è mai stata italiana.

Perciò non meravigliamoci se dalle recenti statistiche risulta che un terzo degli abitanti degli Stati Uniti è sovrappeso, e un quarto (ulteriore) è obeso. E’ quello che ci aspetta: siamo già nell’anticamera. Intere regioni del Sud Italia già stanno arrivando a questo traguardo di "benessere" nella malattia. La Grecia, che prende sempre il peggio di ogni cosa e con convinzione, da Paese di magrissimi che era negli anni 50 e 60, è diventato il regno dei mangioni, degli obesi, dei fumatori e dei cancerosi: sono magri e sani solo i vecchi pescatori.

E tutti questi milioni di disperati del grasso, questi infelici e malati che non sono capaci neanche di camminare a causa del proprio peso, e quindi sono condannati alle abitudini sedentarie, sono carnivori. Mai conosciuto un vero vegetariano grasso in oltre trent’anni.

La dieta vegetariana completa, senza carenze, secondo le tradizioni naturistiche e anche le tendenze italiane sedimentate nei secoli, potrebbe essere anche per questo terzo infelice di umanità una medicina comoda, economica, efficace e senza controindicazioni.

E poiché la dieta vegetariana vuole il continuo monitoraggio del cibo da parte del nostro cervello, l'auto-controllo razionale, una presenza costante dell’io, un’attenzione vigile, finisce che diventa anche esercizio mentale, prova di personalità, addirittura un esercizio di valore etico. Ma sì, è proprio vero, il vegetarismo come terapia del corpo e della mente.

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7 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Bello, specialmente alla fine quando parli di corrispondenza tra equilibrio corporeo e mentale.

10 dicembre 2008 alle ore 15:32  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Certo, Sara, il cibo ci accompagna ogni giorno per tutta la vita. E perciò è il paradigma della vita stessa: chi non riesce neanche a controllare ciò che mangia come potrà rendersi conto degli altri eventi?

11 dicembre 2008 alle ore 00:28  
Anonymous Anonimo ha detto...

Certo,quindi la causa dell'obesità è tutta nella carne.... mentre invece i carbo complessi fanno dimagrire....
:) Suvvia che amenità! Da lei non me lo aspettavo....

22 dicembre 2008 alle ore 10:43  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Ma Anonimo, lei dove vive? Non è certo una mia idea, come lei sembra pensare. Anche io l'ho appresa dalle riviste scientifiche. Oltre che dalle statistiche (sembra strano, ma i più esperti in questo campo sono gli... assicuratori). Magari anch'io a 15 anni, quand'ero ignaro della materia, credevo che la carne facesse restare magri e la pastasciutta invece... Ma così non è, né sul piano dietologico generale, né su quello psicologico. La carne oggi è - ancora più di ieri - magra, magrissima, ma si accompagna direttamente (salumi) o indirettamente ad un eccesso di grassi saturi. E' normale per chi mangia carne mangiare molto, mangiare veloce, mangiare disattento, magari finire il pranzo anche col formaggio e i dolci (anche perché la carne non sfama). E la carne è quasi sempre inserita in una dieta in cui c'è poco o nessuno spazio per legumi e cereali integrali. Perché uno che mangia carne, scusi, dovrebbe mangiare tanti fagioli? Due "secondi"? Sono cibi concorrenti. Alcuni mangiano carne perché è veloce da cucinare: altro che legumi... Per non parlare di verdura e frutta.
Insomma, è la dieta nel suo complesso che conta, non un solo alimento. E poi chi mangia carne non è un salutista, di solito, e perciò va incontro a molti più errori dietetici del vegetariano. Lo riconoscono i ricercatori, che sono per lo più... onnivori. Se ne faccia una ragione: ormai è un dato indiscusso: gli onnivori sono in media più grassi dei vegetariani, e molto più soggetti a malattie.
I carboidrati complessi, specialmente se integrali (cereali e legumi), a parità di calorie nominali, non fanno acquistare peso, primo per la lentezza della trsformazione in glucosio (e oltretutto mai totale), lungo periodo durante il quale non c'è fame (mentre il low-carb ha fame prima: ecco perché scrissi 20 anni fa un articolo dal titolo "Dimagrire con la pastasciutta"), e poi le saponine, i polifenoli, i fitati, le lectine e le altre numerose sostanze chimiche anti-nutrizionali riducono l'assimilazione dei nutrienti. Legumi e cereali integrali, insomma, è come se avessere molto meno calorie delle tabelle, ricchi come sono di anti-nutrienti. Pensi che gli allevatori fanno di tutto per impedire ai giovani vitelli di uscire dal campo per brucare le piante di soia e altri legumi: non crescerebbero più. Vede quante prove?
Il problema del peso dei carnivori è dovuto anche ai cereali raffinati e al non uso dei legumi. Senza contare poi il problema della degenerazione lipidica della carne con la cottura, che modificando il profilo del colesterolo e dei grassi nel soggetto favorisce anch'essa l'obesità, le malattie cardiovascolari e tumorali.

23 dicembre 2008 alle ore 11:41  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ora ci siamo,
non è quindi solo colpa della carne, ma della dieta troppo ricca di roba raffinata.

Secondo lei i grassi di animali cresciuti al pascolo sono uguali a quelli allevati?

Lasci perdere forse non capirà o non vorrà capire.

23 dicembre 2008 alle ore 17:05  
Blogger Nico Valerio ha detto...

Anonimo mi sembra un tantino prevenuto: non mi meraviglierei che avesse una macelleria! La carne, non solo da me ma da tutti gli studiosi di epidemiologia, malattie CHD e tumori, è considerata non un veleno in sé ma una sorta di marker, un indicatore: dove c'è carne come cibo abituale c'è quasi sicuramente una dieta sbagliata, ad alto rischio in tutte le malattie degenerative. Per i motivi che ho già ricordato. In più, la carne cotta produce molte sostanze altamente cancerogene. Cruda è a rischio di parassitosi. Anche quella bio. Non avrà ormoni e farmaci, ma tutte le sostanze cancerogene le produce lo stesso. E sempre spingerà a non mangiar bene il resto della dieta.

26 dicembre 2008 alle ore 15:45  
Anonymous Anonimo ha detto...

Ah ah ah !!!
No, non sono macellaio!
Buone feste anche a lei :)

29 dicembre 2008 alle ore 08:46  

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